Nella loro essenza, l’orchestra e il coro sono molto più che strutture artistiche. Sono esempi e scuole di vita sociale, perché cantare e suonare assieme significa coesistere profondamente e intimamente rivolti alla perfezione e nel desiderio di eccellenza, in una rigorosa disciplina di cooperazione e condivisione, che mira a creare un’interdipendenza armonica di voci e strumenti. Così si crea uno spirito di solidarietà e di fraternità, si sviluppa l’autostima e si coltivano i valori etici ed estetici legati in ogni senso all’esercizio musicale.
Il Coro Papageno [foto di Davide Ambroggio, da bologna.repubblica.it]
Il canto è l’espressione musicale più spontanea e naturale e il coro è la forma più immediata del fare musica insieme. In un coro ogni persona è sempre concentrata sulla relazione della propria voce con le altre. L’ascolto dell’altro è quindi alla base del canto corale e in generale del fare musica insieme. Imparare a cantare insieme significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro. Il coro quindi, come l’orchestra, è l’espressione più valida di ciò che sta alla base della società: la conoscenza e il rispetto del prossimo, attraverso l’ascolto reciproco e la generosità nel mettere le proprie risorse migliori a servizio degli altri.
Claudio Abbado, commentando il “Progetto Papageno” (altro…)
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